La nazionale ha giocato e perso a Parigi, contro i vicecampioni del Mondo. Soloni e scienziati vari accusano tutto e tutti, da Donadoni a Guido Rossi (mi domando il nesso), dalla Federazione ai giocatori...insomma di tutte erba un fascio.
Ritengo che serva non tanto coerenza, quanto intelligenza calcistica, il che non mi pare difficile non si sta parlando di fisica quantistica.
Abbiamo vinto un mondiale con una squadra che ha fatto del gruppo la sua forza principale e che ha sfruttato fattori vantaggiosi (la fortuna serve sempre, basti pensare a italia90, usa94 o francia98).
Ci siamo presentati a Parigi con una squadra in primis diversa, senza la preparazione adeguata e ...ultimo ma non da sottovalutare, con la pancia piena.
Sommando questi aspetti (negativi) alla voglia di riscatto della Francia, al fatto che si giocava in trasferta con un pubblico bramoso ...credo non ci sia nulla di male nell'aver perso.
Non è colpa di Donadoni, tantomeno dei giocatori impiegati. I fattori erano tutti sfavorevoli, bastava analizzarli.
In ultima analisi vorrei ricordare non esiste la funzione campioni del mondo = vincire per forza e sempre, anzi!! Il titolo non è sinonimo di imbattibilità...siamo campioni del mondo allora gli altri ci fanno vincere :-)
Nicola Candini
venerdì, settembre 08, 2006
Nazionale e critiche
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