Gp di Monza, Michael Schumacher vince e annuncia il proprio ritiro a fine stagione. Epilogo di un campione, vincere e annunciare l'intenzione di dire basta, interrompere una carriera fantastica, al momento unica, probabilmente irripetibile.
Comincia a correre in F1 nel 91 sulla Jordan e già nel 92 vince il primo gran premio, a SPA, pista che Michael definisce ancor oggi la più bella del mondiale (sono perfettamente d'accordo, anche sulla play è la pista più bella).
La sua bravura è gia notata da tutti e cominciano le prime schermaglie con Senna, il primo grandissimo campione che Michael incontrerà nell'arco della sua carriera. Negli anni battaglieranno col tedesco Villenevue, Hill, Hakkinen, Raikkonen, Montoya e Alonso. Nel 92 la prima vittoria, nel 94 il primo mondiale subito bissato nel 95 (nonostante 4 gare di penalizzazione). Due mondiali, una carriera già folgorante e la decisione (da vero campione) di salire su una monoposto in crisi di risultati e di identità. La Ferrari. Icona unica dell'automobilismo e dell'automobile a livello mondiale, sogno di clienti e piloti, simbolo di qualcosa di indescrivibile.
Ma la scelta del campione è quella di mettersi in gioco e rischiare. Scendere dalla macchina vincente e salire su un qualcosa da ricostruire, di leggendario si, ma che piloti bravissimi prima di lui avevano rifiutato (Senna) per scarse garanzie tecniche o fallito (Prost e Mansell).
Schumacher sale sulla leggenda dell'automobilismo mondiale e la trasforma in vincente, come è giusto che sia. Il binomio diventa irresistibile, i successi cominciano subito alla prima stagione.
Arrivano anche i mondiali, che mi piace ricordarlo sempre, potevano essere ben di più (ricordate Coulthard a SPA nella pioggia, l'incidente nel 99 e lo stop in pole position a Suzuka!!)
Stabilisce tutti i record della formula 1, diventa leggenda vivente pilota e uomo di riferimento, simbolo e mito allo stesso tempo.
Schumacher ha tantissime caratteristiche, ma la costanza di percorrere decine e decine di giri con tempi da pole position sempre. Grandezza unica, di una difficoltà mostruosa. La differenza tra il grande pilota e la leggenda. L'unico pilota su cui la scuderia, la squadra ha sempre potuto contare quando l'avversario diretto entrava ai box...sapevano che Michael inquei pochi giri avrebbe guadagnato secondi e secondi e secondi...e avrebbe vinto la gara, come domenica a Monza dove ha quasi scherzato con il miglior Raikkonen della stagione!!
Un grazie a un campione al quale sono molto legato, che mi ha regalato emozioni uniche anche e soprattutto a livello personale. Con Michael finisce anche una parte della mia vita, legata a una persona che non c'è più!!
Grazie Campione!!
Nicola Candini
lunedì, settembre 11, 2006
!!! Grazie Campione !!!!
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6 commenti:
Vedo che non hai perso tempo...
Baci
Sere
a fare???
A preparare il testo su Michael Schumacher...
Quello di cui mi parlavi ieri!!! Ho un'ottima memoria...
SEI TREMENDA...:-)
Se va un campeón.
Danke, Schumi!!!!
Io?!?!?!?
Ma va....sono buonissima...:-P
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